LUCUSTA, LA PRIMA SERIAL KILLER DELLA STORIA

Siamo nell’antica Roma nel primo secolo D.C. e serve un nuovo imperatore. L’unico discendente della dinastia di Giulio Claudio è Tiberio Claudio Augusto Druso, per gli amici Claudio. Agrippina minore, che era la nipote di Claudio e madre di Nerone, decise però di assassinarlo per far prendere a suo figlio la corona. Per farlo aveva bisogno di una professionista che non avrebbe lasciato alcuna traccia: Lucusta.

LA PRIMA SERIAL KILLER DELLA STORIA

Locusta era originaria della Gallia. Non sappiamo quando sia nata o quale fosse il suo vero nome, sappiamo però che aveva una grande passione per i veleni. 

Lucusta - La Prima Serial Killer della Storia

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La sua specialità era la trasformazione di erbe velenose in infusi letali che sperimentava addirittura in prima persona per diventarne immune.

Riconosciuta come la prima serial killer nella storia ad aver usato il veleno per uccidere le sue vittime, in altri documenti viene addirittura indicata come la prima serial killer della storia in assoluto.

Lucusta si trasferì a Roma sul colle Palatino, dove aprì una bottega di veleni. I suoi infusi mortali erano noti per non lasciare alcuna traccia, o almeno la medicina dell’epoca non era abbastanza avanzata da rilevarne la presenza. 

A STAR IS BORN

Agrippina minore, per spodestare il marito Claudio (oltre ad esserne la nipote né era anche la moglie), si servì proprio delle preparazioni di Locusta per far ascendere il figlio Nerone al trono. Dopo aver fatto bere molto vino al marito, Agrippina gli servì il piatto con i funghi avvelenati personalmente. Mentre mangiavano, incoraggiò Claudio a testare quello più grande. Dopo sei ore dall’ingestione, Claudio iniziò ad agonizzare, andò in coma e morì poco dopo. Come se non bastasse, per assicurarsi che l’imperatore morisse più velocemente, Lucusta cosparse la sua piuma da vomito con la colonquintide, un’erba che accelera gli effetti del veleno.

Lucusta fu condannata a morte per questo, ma Nerone la salvò dalla forca. Le elargì anche sostanziose regalìe ma, in cambio, le chiese un altro favore; avrebbe dovuto uccidere Britannico, figlio quattordicenne di Claudio e legittimo erede al trono, nonché fratellastro di Nerone.

Per paura che il delitto potesse essere scoperto, Lucusta preparò un nuovo veleno che non avrebbe dovuto lasciare alcuna traccia. Tuttavia, il tentativo risultò abbastanza maldestro tanto che il povero Britannico passò qualche giorno con una bella diarrea. Nerone, su tutte le furie, minacciò e intimò a Lucusta di finire il lavoro senza ulteriori intoppi. Come precauzione, stavolta testò il nuovo veleno su una capra, un maiale e uno schiavo. Il risultato fu eccellente, tanto che morirono tutti e tre in poche ore.

Britannico, dopo aver bevuto la coppa di vino avvelenata, cominciò ad avere le convulsioni. Nerone minimizzò la cosa portandolo via dalla stanza. Il ragazzo morì poche ore più tardi e, per far passare tutto in sordina, il funerale fu celebrato la sera stessa.

TI STRAPPO UNA RISATA

Locusta diventò la nuova protetta di Nerone. Le vennero elargite terre e fu costruita una scuola dove poté insegnare la pratica di mastra avvelenatrice. Visse una vita tranquilla, coronata da amanti, cani e vecchi schiavi… tutte cavie per i suoi esperimenti.

Ma nulla dura per sempre… la nostra amata “speziale”, alla morte di Nerone, non ebbe più protezione e dopo pochi mesi venne accusata di tutti i suoi crimini. A quanto pare fu costretta a sfilare per tutta Roma in catene e, su ordine di Galba, fu stuprata da una giraffa ammaestrata e data in pasto a delle bestie feroci. Le furono attribuite oltre 400 morti, anche se non ci sono documenti che attestino tale cifra.

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